...il suo mondo è fatto di silenzi, di
stati emozionali profondi che
gli permettano di tracciare sulle
superfici quei segni che ci
trasmettono il suo modo di fare arte,
la sua sensibilità, la sua esperienza.......
Mauro Mami

La critica - 1994

 

Antonio Giosa     

Dotato di una carica emotiva quasi esplosiva, si tuffa a capofitto in ogni impresa (artistica).
Attorno ai tempi che gli sono cari, Mario Di Cicco traccia giochi di linee senza fine; se gli basta muoversi da una macchia per accedere a forme impensate, i segni grafici sono sovente un modo per esorcizzare i timori che si nascondono in ciascuno di noi.
Le pause più distese rivelano echi di notevole capacità espressive, figure a volte grottesche, maschere di umanità, di uomini alla ricerca di origini non inquinate o, inversamente, imbestialiti da troppo progresso. Sono gli uomini della vecchia civiltà contadina delle nostre montagne,sono i paesaggi che si estendono dall'alto appennino tosco-romagno1o, sino alle dolci colline dai toni lievi e sottili ai margini della pianura padana.

E ' pittore di vedute e nature morte dei suoi luoghi natali ma anche recupero di un'integrità perduta, del tessuto delle emozioni più intime o evasioni mentre intorno le azioni bruciano e mozzano il fiato. Su questa avventura Mario procede con successivi aggiustamenti e affinamenti di rotta. Dalle grandi correnti da cui la nazione è stata attraversata, dall'informe all'emergenza dell'oggetto prima e quindi del concetto, ha raccolto solo quanto poteva servirgli, attento a non farsi trascinare dal gorgo delle mode ma nemmeno timoroso del nuovo.

Molti esempi si possono fare dell'opera di questo giovane artista forlivese che lavora da tempo con impegno professiona1e, capace di adattarsi ad ogni situazione. Ogni suo lavoro è un motivo non ripetibile Egli sa volutamente abbandonarsi anche a ricordi sereni che allentano la tensione con risultati piacevoli e di gusto.

Spesso abbandona il colore adottando soluzioni monocromatiche, prevalenti nei bruni o rossi soffocati, grigi plumbei. Colore sempre meno sostenuto da maglie grafiche, in cui la tessitura fitta si smaglia e si dirada in filamenti con diramazioni nervose.

Il risultato pare tendere verso una visione nella quale le incertezze predominano con toni di malinconia e ansietà ma in lui si tramutano sempre in un piacere giocoso di fare pittura.

Antonio Giosa     

 

 

 

 

Sabato 15 Marzo 2025
Mario Di Cicco
 Pittore - Pittori di Romagna - Pittura 
Pittori di Romagna - Mario Di Cicco